Care lettrici, cari lettori,
sono lieto di inviarvi la prima newsletter dell'Istituzione svizzera per i diritti umani (ISDU). Essa vi informerà d'ora in poi, quattro volte all'anno, sui nostri progetti e sulle nostre attività.
Come mostra il nostro rapporto annuale, la nostra Istituzione ha già compiuto grandi passi avanti dalla sua creazione. Ora sta entrando in una nuova fase del suo sviluppo: l'attuazione delle priorità tematiche.
In un Paese ricco e democratico come la Svizzera, è veramente necessaria un'istituzione nazionale per i diritti umani? La risposta è inequivocabile: sì.
I diritti umani non sono mai garantiti una volta per tutte. Vengono costantemente confrontati con nuove situazioni, messi in discussione e spesso fraintesi – sarebbe sbagliato darli per scontati.
La dichiarazione del Consiglio federale sul caso Anziane per il clima ne è un esempio recente. Questa potrebbe indirettamente rafforzare le voci che raccomandano il ritiro della Svizzera dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
La tutela e la promozione dei diritti umani è quindi un compito permanente, anche in Svizzera.
Infatti, anche il nostro primo evento sarà incentrato sulla Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Quindi da annotare la data del
13 novembre nelle vostre agende. La consigliera agli Stati Mathilde Crevoisier Crelier e il consigliere agli Stati Andrea Caroni hanno già confermato la loro partecipazione alla tavola rotonda. Maggiori informazioni saranno presto disponibili sul nostro sito web.
Buona lettura,